Il mio primo concorso

Questo è stato per me il primo concorso.
È stata un’emozione indescrivibile, ero agitatissima e, quando sono salita sul palco, le gambe mi tremavano.
Tutto era diverso dal solito, avevo già fatto altri concerti, ma non avevo provato mai nulla di simile, nemmeno al primo.
Siamo partiti alle sei di sabato mattina, dopo cinque ore di viaggio siamo arrivati, ci siamo sistemati negli alberghi e poi, dopo aver mangiato, siamo andati a Firenze, dove ci siamo fermati anche a cena.
Finita l’incredibile abbuffata siamo tornati agli alberghi. La mattina seguente ci siamo alzati, e, già sudati all’idea di mettere la divisa invernale, ci siamo preparati.
Il pullman è venuto a prenderci e ci ha portato alla fatidica destinazione: il teatro di Scandicci!
Abbiamo montato gli strumenti, dato le ultime aggiustatine alla divisa e poi ci siamo “quadrati”, per entrare nella piazzetta del ritrovo. Qui abbiamo dovuto aspettare un’ora prima di iniziare la sfilata!
Ci hanno dato l’ordine in cui sarebbero partite le bande, ovviamente noi eravamo ultimi! Finalmente abbiamo sfilato, c’è stata un po’ di tensione all’inizio, ma poi tutto è andato benissimo (ci hanno fatto anche i complimenti per le nostre marce).
Finita la sfilata abbiamo pranzato.
Alle tre le bande hanno iniziato la loro esibizione, le prime le abbiamo ascoltate, poi però siamo andati ad intonarci, ci siamo intonati per ben tre volte (e poi qualcuno ci viene a dire che non eravamo agitati!).
Finalmente, dopo un’attesa lunghissima ed estenuante, è arrivato il nostro turno! Siamo saliti sul palco, seguendo un ordine ben preciso, e non come al solito, come dei “pecoroni”, sono salite: la terza fila, costituita da tromboni, baritoni, bassi, percussioni e clarinetti secondi e terzi; la seconda, costituita da trombe sax tenori e contralti e clarinetti primi; la prima, costituita da corni, sax soprani, piccolo mib e flauti, poi è salita Consuelo.
Abbiamo iniziato a suonare Condacum, poi Good luck piece e alla fine Baltimora, il pezzo obbligatorio che hanno eseguito tutte le bande. Dopo una sudata pazzesca (non solo per il caldo!) siamo scesi dal palco e hanno avuto inizio le premiazioni.
Sono stati assegnati vari premi, tra cui una coppa per Consuelo, poichè era l’unico maestro donna, e poi hanno dato i premi per l’esibizione.
Prima il terzo , e non eravamo stati chiamati (ci siamo disperati, nessuno aveva immaginato che saremmo arrivati secondi), e poi finalmente… il nome della nostra banda: “Associazione corpo musicale G. Verdi: SECONDA CLASSIFICATA!”
Presi dalla felicità siamo corsi tutti sotto il palco, dove c’erano Consuelo e il sig. Molteni.
Avevamo vinto il secondo premio! Siamo subito usciti dalla sala per dare a tutti la bella notizia (bella per noi, per le altre bande un po’ meno!).
Purtroppo però era arrivato il momento di tornare a casa. Saliti sul pullman abbiamo ricevuto i complimenti dal presidente e dal maestro.

Una giornata intensa, emozionante e faticosa era finita, ma nessuno era stanco o si era accorto di aver passato quasi un giorno intero in piedi.

Alice

Emozioni

Non mi è semplice spiegare a parole e per iscritto le forti emozioni derivate da questa esperienza.
Soltanto adesso riesco a capire lo scombussolamento che il concorso mi ha provocato.
Durante la manifestazione sentivo un turbinio di emozioni svariate che andavano dall'allegria, alla tensione, alla paura che alla fine dopo il risultato si sono trasformate in gioia ed euforia che a stento sono riuscita a trattenere le lacrime.
Penso che l'azzardo di portare dei pezzi al quanto difficili, fortemente voluto da Consuelo, che ci sono costati molto tempo, fatica, a volte sfinimento (non è una passeggiata riprovare innumerevoli volte le stesse battute) ma anche piacere nel sentire che una cosa che prima non ti veniva alla fine riesce abbastanza bene, è stato ripagato.
La manifestazione in se stessa è stata molto bella perchè sentivi, in particolar modo durante la sfilata, il calore (non parlo del caldo opprimente della giornata che purtroppo non ci ha mai abbandonato) dimostrato, dalla presenza e dagli incitamenti, delle persone del paese di Scandicci.
Il risultato è stato un II° posto strameritato per il rendimento dato e soprattutto per tutta la fatica e la tensione della preparazione al concorso.
In cuor mio, prima della partenza ma anche durante "l'eccezionale avvenimento", speravo almeno in un terzo posto tanto che quando ho sentito la proclamazione del terzo classificato non sapevo se abbattermi o continuare a sperare.Un signore molto gentile che era davanti a noi in fondo al teatro si volta verso di me e mi dice: "non si preoccupi vuol dire che sarete o primi o secondi e voi siete una delle tre bande che mi sono piaciute di più" ed io ho risposto uno "speriamo" sussurrato.
Infatti dopo pochi minuti siamo stati proclamati secondi e dopo un attimo di indecisione ci siamo messi a correre verso il palco urlando come pazzi, era tutto molto bello vedere tutti noi insieme a dimostrare la nostra pazza gioia e sentire gli applausi del pubblico contento per il nostro risultato!!!
Per tutto questo è doveroso ringraziare la filarmonica di Scandicci che ogni due anni organizza questo concorso che penso sia molto difficile da preparare e da gestire.
Ringrazio soprattutto uno per uno tutti i componenti della nostra banda che hanno permesso tutto questo, il consiglio che ha voluto la nostra partecipazione alla manifestazione, i nostri accompagnatori e la gente di Fino che ci ama e ci apprezza.
N.L.

Dal Maestro Schembari


Gentilissima professoressa Consuelo Meroni,
il mio editore mi ha informato della importante qualificazione che ha ottenuto con la Sua banda al Concorso Nazionale di Scandicci e non posso esimermi dal farLe i complimenti più sinceri.
La ringrazio di cuore per aver scelto il mio brano,"Good Luck Piece".
Sapere infatti che in Italia si suonano anche gli autori italiani è confortante.
Le auguro sempre maggiori successi.

Ad Majora.

Salvatore Schembari

Dal Presidente

Nei primi giorni del corrente anno siamo venuti a conoscenza che si sarebbe svolto in Scandicci (Firenze) la nona edizione di uno tra i più importanti concorsi nazionale per Banda.
I musicanti del nostro Sodalizio hanno chiesto alla Direzione di potervi partecipare; subito il Consiglio di Amministrazione ed il Consiglio Direttivo mi hanno dato incarico di attivarmi per la sua realizzazione, cosa che ho fatto pur consapevole delle difficoltà che avrei dovuto affrontare se non altro per il numero ristretto dei prescelti (otto in totale) su tutto il territorio nazionale.
Nel mese di Marzo gli organizzatori, dopo aver ricevuto il nostro curriculum e tutte le altre indicazioni richieste, davano conferma in merito alla nostra partecipazione.
Da quel momento ci si è subito attivati per organizzare l’impegnativa trasferta (che prevedeva anche la nostra tradizionale gita estiva a Firenze nella giornata di sabato) affrontando i numerosi problemi che, giorno dopo giorno, ci si prospettavano.
I musicanti davano subito dimostrazione della serietà ed impegno che profondevano nella preparazione fin dalla prima lettura del brano d’obbligo scelto dalla direzione del concorso: si è trattato di un brano originale per Banda scritto da Daniele Carnevale e dal titolo “Baltimora” : un pezzo impegnativo, difficile (grado di difficoltà C/D) e che richiedeva una forte concentrazione ed uno studio accurato in tutti i particolari.
Finalmente il grande momento era arrivato: ai musicanti si è aggiunto un gruppo di amici della Banda e la comitiva risultava alla fine composta da 75 persone (42 musicanti, il Maestro, tre dirigenti e 29 accompagnatori).
Fin dalla prima mattina, che prevedeva una sfilata per le vie della città toscana, la Banda ha dato un’ottima immagine di sè marciando con compostezza ed eleganza sotto l’attenta guida del vice maestro Palmiro Introzzi, fino a sfiorare la premiazione per questo settore della giornata (ci ha superato solo la banda di Rieti che, forte della sua tradizione folkloristica, ha dato spettacolo con il suo gruppo di majorette’s).
Il sorteggio ci aveva assegnato l’ultimo posto nell’esibizione (e qui devo ancora elogiare il comportamento di tutti i musicanti che hanno occupato la lunga attesa rimanendo concentrati al massimo): finalmente alle ore 18,30 la nostra Banda è salita sul palco.
Inutile dire la gradita sorpresa del pubblico vedendo salire in pedana “una Maestra” cosa, a detta degli organizzatori, mai avvenuta nel corso delle otto precedenti edizioni.
Con la sua consueta dolcezza, non disgiunta da una “grinta” che tutti noi abbiamo imparato a conoscere, Consuelo ha dato “l’attacco” alla nostra esibizione.
L’esecuzione del primo brano è stata quella che ci ha messi più alla prova; sapevamo di dover suonare in un teatro con un’acustica ben diversa da quella della sala dove siamo soliti provare. Sembrava che le distanze tra un musicista e l’altro fossero raddoppiate, facendo aumentare il disagio già provocato dalla tensione di fare del nostro meglio ma, avendo alle spalle una preparazione mirata ad affrontare anche questo problema, siamo riusciti a ritrovare quella “pasta di suono”, cioè un suono quanto più possibile curato e ricco di armonici che è indispensabile per far bene musica assieme.
Nel secondo brano, dunque, avevamo preso più familiarità con l’ambiente, ritrovando quei punti fermi sui quali questi mesi abbiamo lavorato: i respiri mai presi a caso, le frasi melodiche dette con intenzionalità utilizzando quelle “finezze” che fanno differenza tra un’esecuzione e un’altra. Così il terzo brano, il brano d’obbligo, è stato per noi…. modestamente (!!!!) ….un grande successo.
Alla fine, chiamati dagli organizzatori, tutti i Presidenti sono saliti sul palco e lì abbiamo cominciato trepidanti ad attendere il verdetto:
terza classificata …………
seconda classificata: associazione corpo musicale finese “G. Verdi” di Fino Mornasco
Mi sarebbe piaciuto avere una video registrazione per far vedere a tutti Voi, amici finesi, cosa è successo in quel momento: ho assistito a scene di entusiasmo da parte dei nostri musicanti e dei nostri accompagnatori; ho visto anche qualche occhio lucido (anche il mio)….
Tutti gli altri Presidenti mi hanno subito dimostrato forte simpatia ed hanno formulato giudizi lusinghieri sulla nostra Banda e sul nostro Maestro.
Non voglio aggiungere altro per non correre il rischio di cadere in una facile retorica; desidero solo, anche a nome del Presidente Onorario Sig.ra Fernanda Casiraghi, dei vice Presidenti Sigg. Luigi Cairoli e Guido Mancina, dire a tutta la popolazione di Fino Mornasco (che segue da sempre con affetto la “sua” Banda) che siamo felici ed orgogliosi di essere alla guida di questo glorioso Sodalizio e promettere che faremo sempre del nostro meglio per conservare ed accrescere questo patrimonio di arte, di amicizia e di aggregazione che tutti noi abbiamo nel cuore.

 

Edgardo Molteni - Presidente

Dalle Edizioni Eufonia

Le Edizioni Musicali Eufonia,saputo dell'importante affermazione conseguita al Concorso Nazionale di Scandicci vogliono esprimervi le più sentite congratulazioni.
L'impegno,la costanza e la dedizione alla musica vi ha permesso di raggiungere un livello che sicuramente vi darà sempre grandi soddisfazioni.
Il risultato del vostro lavoro sarà sicuramente di stimolo per tutte le banda della vostra zona e contribuisce all'innalzamento della qualità dei gruppi bandistici italiani.
Un grande "Bravi!" a tutti partendo dall'anima della banda composta dal vostro Presidente e il suo Consiglio,dal M° Consuelo Meroni che ha saputo interpretare con coerenza stilistica i brani e a tutti i musicanti che con sacrificio e serietà hanno saputo realizzare delle esecuzioni impeccabili.

Grazie per aver scelto una nostra composizione,questo ci conforta e ci sprona a continuare nell'opera di valorizzazione dei compositori italiani.
Vi portiamo di seguito anche il ringraziamento del M° Salvatore Schembari,autore di "Good Luck Piece".

Pisogne,07/06/2003

Cordialmente
Edizioni Musicali Eufonia
M° Silvio Maggioni